Existential works in progress

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sabato 19 aprile 2008

Un funerale molto simbolico


Povera Pippa Bacca. Come avrebbe mai potuto prevedere che il suo funerale all'insegna del verde sarebbe avvenuto all'indomani della vittoria del partito che di quel colore ha fatto uno stendardo politico?

Niente di più lontano: l'ecumenismo pacifico di Pippa, che l'ha spinta ad un viaggio rischioso, e l'esaltazione della legittimità della paura, in favore della guerra per la sicurezza. L'una puntava tutto sull'ideale, gli altri, cinicamente, sul reale. Chi aveva ragione?

Pippa è morta, la Lega stravince. Quindi forse Pippa aveva torto.
Ma noi siamo tutti più poveri (e io non avrei brindato, no).

venerdì 18 aprile 2008

La grande domanda


«I cristiani sono sconfitti perchè non sono stati abbastanza cristiani. Si sono annacquati. Hanno perso la loro identità. (Politicamente) troppo corretti. Incapaci di rispondere alle vere domande degli uomini». Etc. Etc.

Domanda: ma se pure i cristiani fossero perfetti e autenticamente doc, il cristianesimo sarebbe più forte oggi sulla terra? Tra processi economici travolgenti, globalizzazione feroce e cinica, mediatizzazione della realtà, dilagare del consumo come unico, ultimo, valore, il messaggio puro dei cristiani sarebbe ancora saldo nel mondo? Non credo. Lo stesso vale per la sinistra, almeno nel senso del Pd. Il mondo va a destra? Questo forse, è il vero interrogativo.

(ps: che poi Bertinotti, Giordano e Diliberto siano i veri, e forse unici, affossatori di se stessi, su questo non c'è alcun dubbio. Peggio dei papi che vendevano indulgenze e facevano orge).

domenica 13 aprile 2008

LA RIVOLUZIONE SIMBOLICA (che noi non avremo mai)


IL MINISTERO DELLA DIFESA AD A UNA DONNA DI 37 ANNI INCINTA.
Noi, poveri provinciali destinati alla scomparsa, guardiamo attoniti, come dei mendicanti scalzi di fronte a una vetrina di leccornie che non assaggeremo mai.

Perchè i soldi non sono tutto


«Un pediatra svizzero che dirige diversi ospedali per bambini in Cambogia ha rifiutato 91.000 dollari derivanti dalla vendita all'asta di una foto di Carla Bruni nuda per "rispetto" nei confronti dei suoi pazienti. Lo riferisce il settimanale svizzero Le Matin Dimanche. Beat Richner, che dirige l'associazione Kantha Bopha, si è visto offrire la somma ottenuta giovedì a New York nell'asta di una foto del 1993 della neo signora Sarkozy, scattata dallo svizzero Michel Comte. Il pediatra ha spiegato di non desiderare che la sua istituzione "venga coinvolta nell'utilizzazione mediatica della nudità della signora Bruni". L'idea di questo dono è un mezzo per assicurare pubblicità all'asta e fama al fotografo. E' un modo per servirsi di noi". Il pediatra ha sottolineato che in Cambogia "l'utilizzazione del nudo non è compresa come in Occidente". "La mia decisione - ha continuato - è stata presa per rispetto verso i miei pazienti e le loro madri (...) L'accettare denaro che viene dallo sfruttamento di corpi femminili sarebbe percepita come un insulto". I soldi andranno ora al ministero dell'interno svizzero che li userà per fornire a paesi poveri sistemi semplici per rendere l'acqua potabile» (La Repubblica)

venerdì 11 aprile 2008

Socialismo reale?




Diffondo anch'io, su segnalazione del mio amico alessandro (/http://stereotypi.blogspot.com/), la grave faccenda della chiusura del blog di Vizzari, che aveva dissentito sul suo blog a proposito della (infatti molto brutta) copertina dell'Espresso su Velenitaly, che ha tutta l'aria di essere un'altra di quelle inchieste che partono da una tesi, per poi cercare di dimostrarla. Premetto che non conosco Vizzari, nè quali siano i suoi rapporti (o se ci siano) con le aziende vinicole. Mi limito a fare un ragionamento..teorico.

"Ma uno che fa così danneggia l'azienda", potrebbe dire qualcuno. Sì, ma il punto è questo: dipende da che tipo di prodotto fa l'azienda. Se io lavoro in un'azienda che produce viti, e dico che le viti della mia azienda in realtà fanno schifo, contrariamente a quanto dice la pubblicità, certo che posso essere licenziato (e al massimo se fossi coerente dovrei andare dal magistrato). Ma se il prodotto è la parola, cioè la libera espressione, il giornalismo, questo discorso non regge. Anzi, sa un po' di socialismo reale.

ps: la chiusura del blog, perlatro, è proprio segno di cattiva coscienza. O no?

La bomba nucleare di Chicco Testa (che non è pericolosa, anzi)


Chicco Testa pubblica un libro a favore del nucleare. Per fortuna, anche i recidivi cambiano idea. Dunque, nessuna critica da voltagabbana, meglio tardi che mai. Se poi si pensa a Pecoraro Scanio e alla sua fantomatica denuncia del rischio di apertura di circa una ventina di centrali nucleari in Italia se torna la Pdl (di cui si pubblicava surreale mappetta sul Repubblica, mi pare, oggi), qualche moto di simpatia verso il povero Chicco viene.

Quello che infastidisce, invece, è la sua intervista a Vanity Fair (ovviamente col beneficio del dubbio, il mio commento si basa su come il giornalista ha riportato le sue affermazioni). Che pubblica anche la foto di una donna di bellezza rara, elegante ed esplosiva, una vera bomba nucleare questa sì, tale Novella Benini, ufficialmente fidanzata di Testa. Che, in un lapsus, la definisce "Non molto giovane, ha 37 anni, ma se li porta bene". Io vorrei chiedere a Testa: ma, scusi, se lei non è giovane, allora lei che ha vent'anni di più è un vecchio decrepito? Invece no, probabilmente lui si sente etereamente coetaneo, grazie all'utilizzo del due pesi e due misure tra donne e uomini molto diffuso in ambito economico, politico e giornalistico. Per cui, se uno di 60 anni si presenta con una di 60 fa scalpore: "Ma chi è, tua madre?".

Ma soprattutto io mi chiedo: ma perchè una superbella come questa Benini (che non è l'Annalena, gli piacerebbe eh..) si mette con un quasi vecchio (secondo la sue definizione derivata, eh) e non con un muscoloso (di fisico e cervello) trentenne?

Slogan intelligenti e pagnotte


«Giù le mani dai nostri corpi, tutte le mani addosso a Ferrara», si legge sullo striscione firmato dalle donne di Action. L’ennesima contestazione, dopo Bologna, Ferrara, Bergamo, Pesaro... I manifestanti - tra cui anche alcuni simpatizzanti dei centri sociali romani - hanno distribuito decreti di espulsione fac-simile dall’intestazione eloquente: «Dipartimento donne incazzate». E gridato slogan: «Ferrara la senti questa voce? Vaff...»; «Il corpo delle donne non si tocca, lo difenderemo con la nostra lotta».

Ma slogan un po' meno scontati? Eppoi contro Ferrara! Grida, insulti, uova. E questi manifesti intelligenti. Insomma, la ricetta perfetta per farlo felice. Mentre quella per inferocirla è un'altra: aspettare allegramente martedì prossimo. Quando, come ha scritto Marco Damilano sull'espresso di oggi, i redattori del Foglio dovranno fronteggiare il ritorno alla realtà del loro direttore. E si spera anche di loro stessi (by the way: ma è davvero possibile che non una voce dei redattori interni si sia levata contro Ferrara, seguita magari a qualche dimissione? NESSUNO, NESSUNO. E sì che molti là dentro non hanno l'onesto problema di portare la pagnotta a casa. O meglio, troverebbero facilmente altri posti-guadagna-pagnotta).

domenica 6 aprile 2008

Feriti illustri e morti senza lustro


Oggi sono passata davanti al Quirinale. Ho notato nuovamente le fiammanti strisce e altra segnaletica nuovissima sulla strada che fiancheggia il Palazzo, messa qualche mese fa. Forse dopo l'incidente che ha coinvolto la moglie di Napolitano? Niente da criticare, nessuna ennesima polemica anticasta, più che legittimo, per carità. Ma vorrei sapere quanti degli ultimi orrendi casi di pedoni uccisi in incroci pericolosi hanno avuto come conseguenza (un nulla di consolazione rispetto all'annullamento delle esistenze di chi le amava) almeno il rifacimento della segnaletica. Ultimo caso, quello della povera Lucia Forte, 14 anni. Immagino il suo viso. E quello dei suoi genitori, dei fratelli. Come fermare questa strage continua? Strage che, se da un lato è banalmente dovuta alla alacrità dei media nel riportare le notizie, dall'altra, sono certa, è una conseguenze di una società sempre più febbrile, insensata, ingiusta, che crea crescenti frustrazione e disperazione in quei tantissimi che non stanno ogni giorno a raccontare se stessi su giornali e tv.

Maternità omosessuale


Letto solo ora, nonostante sia uscito da mesi. Ha demolito le mie ultime resistenze all'idea dell'adozione da parte di una coppia omosessuale. Bellissimo e commovente, meglio di centomila saggi pro o contro la maternità omosessuale.

venerdì 4 aprile 2008

Rivoluzione


Questa sarebbe la vera rivoluzione, la vera forma di parità tra uomo e donna. Superato il disgusto, lo straniamento che ci procura il nostro essere legati ad una certa immagina di natura, sarebbe solo...una simmetria foriera di novità, di cambiamento antropologico, culturale. Ma è un'eccezione, perchè dietro queste sembianze di uomo-uomo c'è una donna.
Noi intanto fantastichiamo.

Dialogo tra civiltà

Kahled Fouad Allam: «Tutti qui candidati illustri sconosciuti! Paragonati a me, che ho scritto 8-9 libri!!».
E poi: «Pronto a lavorare col Pdl».
Teoria e pratica del dialogo tra culture.
Di destra, di sinistra