Existential works in progress

Existential works in progress

giovedì 7 agosto 2008

Morte bianca


Lutto e cordoglio per la morte di Andrea Pininfarina. Un decesso che inquieta anche simbolicamente: se ne vanno i migliori in un paese morente.
A commento, un consiglio a Roberto Castelli: mi raccomando, dica all'Inail di non conteggiare questa morte. Non conta, è morto andando al lavoro, non sul lavoro. Non gonfiamo le cifre, per favore.

(immagine: Morte Bianca, di Marco Abbenda, www.marcoabbenda.com)

martedì 5 agosto 2008

Scoop


La chiave dell'intervista:
Chi è il medico, l’analista che la segue?
«È Vera Slepoj».

post-ideologia



(pubblicità di Euronics)

lunedì 4 agosto 2008

Quiz


Non vi sembra un'immagine scattata in uno di quei paesi del terzo mondo dove ci sono ancora le dittature militari al potere?

Perchè no?



«Santorini, decapita la compagna
poi va in strada con la sua testa
E' successo nella nota isola greca. L'uomo, 35 anni, è stato arrestato. La polizia è riuscito a bloccarlo dopo una rocambolesca fuga. Analogo, terribile episodio qualche giorno fa in Canada»

E da noi, a quando il nostro decapitatore? In fondo, se si possono arrestare i clandestini solo perchè sono disperati e affamati, se si possono fare le leggi a proprio uso e consumo, se si svuotano i diritti dei lavoratori, se si abbandonano le persone alla povertà e si avalla l'iniquità, se si convince la gente che la soluzione dei nostri mali sia mandare in giro soldati armati fino ai denti, perchè si dovrebbe mettere un freno alle umane pulsioni decapitative?

domenica 3 agosto 2008

Giovedì gnocca


Non mi interessa prendere posizione pro o contro Travaglio. Dico solo che questo pezzo è grandissimo. Insieme al Serra sui salotti, è la cosa più divertente che ho letto negli ultimi (bui) tempi.

La vita dura del premier, mercoledì Manna giovedì gnocca

Questo è un elogio sperticato a Silvio Berlusconi. Una dichiarazione, se non d’amore, di ammirazione totale, sincera e incondizionata al politico più trasparente che l’Italia abbia mai avuto. Più trasparente e più frainteso.

Lui fa di tutto per mostrarsi per quello che è. E quelli che gli stanno intorno fanno a gara a scambiarlo per un altro.

Così l’altroieri, stufo dei continui equivoci che lo gabellano ora per uno statista, ora per un riformatore, ora per un cultore del dialogo sulla giustizia e sulla legge elettorale, ora per un marito modello e un padre esemplare, ha voluto smentirli tutti insieme mostrando ai fotografi l’agenda di una sua giornata-tipo a Palazzo Chigi (quella di mercoledì 30 luglio). Una sorta di auto-intercettazione in diretta: non potendo più esser processato grazie all’auto-immunità, ha pensato bene di auto-intercettarsi, divulgando il calendario della dura vita da premier (“Vedete come mi fanno lavorare!?”). “Berlusconi ­ diceva Montanelli - non delude mai: quanto ti aspetti che faccia una scempiaggine, la fa”. Ma sempre oltrepassando le peggiori aspettative. Non si riesce mai a pensarne abbastanza male: lui riesce sempre a trasformare il più accanito detrattore in un ingenuo minimalista. L’Agenda del Presidente è doppia, nel solco della tradizione di Milano2, della P2, di Olbia2 e prossimamente di Arcore2.

L’Agenda 1, curata dal suo staff, è riconoscibile da due caratteristiche: è scritta al computer e contiene appuntamenti con soggetti di esclusivo sesso maschile, in genere molto noiosi (Schifani, Letta, Fini, Scajola). Nell’Agenda 2 invece, annotata di Suo pugno, gran preponderanza del genere femminile. Pochissimi i maschi, perlopiù avvocati (Ghedini) o pregiudicati (Bossi e Previti). Col vecchio Cesarone, che si ripropone sempre come la peperonata, l’appuntamento è alle ore 16. Seguono un paio d’ore di assoluto relax con “Manna”, nel senso di Evelina, la grande attrice oggetto di frenetiche trattative con Saccà; e poi con “Troise”, nel senso di Antonella, la nota artista anch’essa raccomandata a Raifiction perché stava “diventando pericolosa” (s’era messa a parlare). Così ritemprato dal doppio incontro al vertice, il premier ha potuto affrontare alle 19 un altro summit: con Nunzia Di Girolamo, la procace neodeputata di 32 anni, già destinataria di pizzini amorosi in pieno emiciclo. Completa la giornata dell’insigne latrin lover, alle 20.30, una tipa dal nome più che promettente: Selvaggia. Manca la Carfagna, ma è anche vero che la settimana è fatta di sette giorni e questo è solo il programma del mercoledì.

Segue il giovedì (gnocca). Chi aveva pensato di agevolargli il Lodo Alfano perché “un primo ministro non ha tempo per governare e seguire i processi”, è servito: ora che è libero dai processi, egli si dedica come prima e più di prima al suo passatempo preferito. Che non è proprio quello di governare. Così la stampa della servitù, tipo “Chi” e “Il Giornale”, la pianterà finalmente di screditarlo con quelle umilianti foto della Sacra Famiglia piccolo-borghese, lui mano nella mano con Veronica e tutto il cucuzzaro riunito intorno al focolare. Marito esemplare un par di palle, lui riceve anche quattro ragazze al giorno, alla facciazza dei bacchettoni che gli ronzano intorno. Ce n’è anche per la cosiddetta opposizione che astutamente ha smesso da un pezzo di ricordargli il conflitto d’interessi perché pare brutto demonizzare. Ad essa ha dedicato un paio di appuntamenti: quello col produttore di Endemol Marco Bassetti e quello con il consigliere Rai Marco Staderini (Udc), incerto fino all’altroieri sul caso Saccà. Come a dire: lo vedete o no che continuo a occuparmi delle mie tv, Mediaset e soprattutto Rai?

Devo proprio insegnarvelo io come si fa l’opposizione? Completa il papello una noticina autografa a pie’ di pagina: “Il Presidente N°1. Al Presidente con più vittorie/più vittorioso nella storia del calcio. Milan A.C. Campione del Mondo. N°1 nella storia del calcio”.

Se l’è scritto da solo: un caso di auto-training vagamente inquietante, almeno dal punto di vista psichiatrico. In compenso, nemmeno un cenno ai temi che tanto appassionano il resto, cioè la parte inutile, del mondo politico e della stampa al seguito: dialogo sulle riforme, modello alla tedesca corretto all’austro-ungarica, bicameralismo imperfetto, federalismo fiscale, simposii e seminari delle fondazioni, patti della spigola sulla “fase costituente”.

Lui non ha tempo per simili menate. “Ore 16, Previti”. Poi “Manna-Troise”. La sua Bicamerale. La sua fase ricostituente.

sabato 2 agosto 2008

Tra tragico e comico


Grande ragione ha il signor Franco Henriquet, responsabile del centro Ghirotti di Genova, a intervenire sul caso Eluana e sulle sue orrende strumentalizzazioni politiche. Nel tragico, però, una cosa fa sorridere: l'assurda capigliatura a banana del dottore, che stona con argomenti sì alti. E poi, ma dal sapore più agro che dolce, l'incauto accostamento della giornalista di Repubblica che cura l'intervista. La quale, dopo aver specificato, citando Henriquet, che quelli «non sono luoghi dove si va a morire" come si legge nel primo Rapporto nazionale su questi centri voluto dall'allora ministro Livia Turco, "ma dove si va a vivere meglio una fase naturale della propria esistenza"», aggiunge: «Luoghi dove i pazienti hanno una prognosi "infausta" e dove chi entra, entro un mese, in genere muore». Che avesse ragione la Turco? (detto questo, i paesi che non hanno una norma sul testamento biologico non dovrebbero neanche far parte dell'Europa. Terzo mondo, anzi miliardesimo).

venerdì 1 agosto 2008

Cattiva condotta?



Da "Repubblica", sulla decisione della Gelmini di autorizzare le bocciature a causa della condotta:

«La "valutazione comportamentale" conferisce al Consiglio di Classe un nuovo potere sanzionatorio, anche se non è ancora chiaro quale sia il criterio che possa aiutare a discernere tra "bullismo" e "cattivo comportamento"».

Non è chiaro. Come non è chiaro come quale sia il criterio che possa aiutare a discernere tra l'imbecillità di questa misura e l'idiozia di questo provvedimento. Infatti, per le prestazioni scolastiche ci sono criteri di valutazione, per la condotta no. Chi decide quale condotta è cattiva? E come?

Giochi di parole (ipocriti)


Incontro Confindustria-sindacati: "Ci siamo lasciati - ha affermato Marcegaglia - condividendo che è necessario costruire un indice che abbia l'obiettivo di non alimentare l'inflazione senza dare spazio a logiche di spirale prezzi-salari".

Se l'orso è intrappolato nella confusione causa-effetto


Notizia del Corriere:
"Testa intrappolata nel vaso, ucciso un orso
Girovagava con il capo incastrato in un recipiente di plastica: abbattuto vicino ad un centro abitato". Tutto fa pensare che l'orso fosse stato ucciso perchè non si riusciva a scastrarlo in nessuno modo, e quindi si è preferito ucciderlo. Invece poi si legge:

MILANO - Era alla ricerca di qualcosa di ghiotto da mangiare e a furia di curiosare tra i rifiuti di una discarica è rimasto incastrato col muso in un contenitore di plastica. Disorientato e indebolito è girovagato con la singolare museruola per i boschi del Minnesota. Ma il peggio doveva ancora venire: giunto nei pressi di una località dove era in corso una festa paesana, è stato abbattuto. Protagonista della vicenda è un orso bruno che è già diventato un simbolo delle battaglie dei gruppi ambientalisti americani.

Esempio innocuo della confusione tra causa effetto che è norma costante dei nostri quotidiani (e dell'ignoranza dei giornalisti: "l'orso è girovagato"?????)